Febbre

MANI

Era ancora caldo, ma avevo sempre un po’ di freddo.
Non so come è successo,
hai sorriso
e ci sono caduta dentro,
convinta di essere ancora in equilibrio,
su quel filo,
quello che tenevo stretto.

Ti guardo spesso, come se fossi appena comparso
e non fossi di questo mondo
e ogni giorno brilli un po’ di più
mentre chiudo gli occhi e
questo vento leggero che non conosco chissà dove mi porta;

è tutto calmo adesso, non sento più freddo,
ho quasi paura di questo bel tempo…

ho imparato a camminare tra la nebbia e contro ogni tempesta,
ma non so come si fa a farsi tenere la mano
e chiudere gli occhi
e smettere di avere paura.

Trenta gocce di novalgina adesso, e dicono,
passa la paura..
Magari,
e quando mi passa,
sarà questa febbre che mi hai attaccato tu,
perdo lucidità, non riesco a ragionare.

Non che ne sia mai stata così capace anche stando in salute,
io non so pensare, so solo sentire,
a te ti sento anche senza parlare,
mentre continuo a chiedermi tu chi sei, chi sei e cos’è tutta questa felicità…
Io non la conosco.
Nessuno me l’ha mai presentata fino adesso e continuo a chiedermi dove sta,
tutto quello che non capisco.

Respiro piano per non svegliarti,
ma poi ti sveglio lo stesso,
perché devo essere sicura che ci sei
e che hai ancora la stessa espressione. Quella,
quella che mi ha incastrato in mezzo alle tue ciglia,
così perfetta, da sembrare finta.

Sarà la febbre che mi fa tremare,
questa febbre che sembra una cura e non un dolore.

E poi ti guardo dormire,
perchè sei così bello quando ti svegli
e rifai quel sorriso che mi ha fatto cadere.

Ma tu Dormi
Dormi ancora
Voglio solo starti a guardare.

//youtu.be/eBec0bhVTfk

Filed under: poesia

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