Filo spinato
e i sogni nel cassetto
quasi quasi
ce li rimetto
i battiti accelerati
per un nuvola di fumo
Le trecce di ieri
oggi solo fili intrecciati
nodi miei
di cui non vengo a capo
con radici profonde
sepolte nel passato
Occhi di ghiaccio
senza più espressione
ma sì
sì che torna sempre il sole
ma sì
che hai ragione te
sono io che sono fatta male
ma sì
avessi almeno un po’
di sana disperazione
Invece niente
assenza di emozione
sento spento
e non trovo l’interruttore
Incapacità di immaginare
nuova felicità
e mi perdo nel colore di una parete
osservo le linee di una bottiglia
di effervescente naturale
naturale
Vedo il mondo artefatto
è uguale a morire
mille consigli
dispensati da un distributore
Li ho scritti io
ma a che serve
se qui ancora piove.
Karen Lojelo
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