Prendo atto
delle discordie
dei ripensamenti
della gioia
del dolore
degli amici
dei nemici
di quel che parte
di quel che resta
Prendo atto delle parole
di quelle dette
e quelle taciute
prendo atto delle risate
delle promesse
delle menzogne
Prendo atto delle ferite
delle cure ricevute
delle mani tese
Prendo atto
di chi si volta
di chi rimane
di chi ritorna
Prendo atto
di ogni gesto
di ciò che era vero
e quel che forse era falso
Prendo atto
dei malintesi
fraintendimenti
offese e accuse
Prendo atto
della stima
dell’affetto
dei complimenti
dei finti sorrisi
di quelli veri
dei giochi stupidi
e di quelli seri
Prendo atto
di quello che stringo
di chi mantiene
e chi fa scena
Prendo atto
di chi ha capito
e chi ha frainteso
Prendo atto di chi mi ha sentito
di chi ha ascoltato
e chi se n’è andato
Prendo atto
del tempo speso
e di quello perso
Prendo atto
semplicemente
di quel che vedo
di quel che sento
Prendo atto
che per tanta luce
c’è altrettanto buio
che per ogni risata
può arrivare un urlo
ne prendo atto
ci cammino in mezzo
schivando il sasso
con passo fermo
Prendo atto
che so chi ho a fianco
di chi mi fido
quasi basta un dito
ma ne vale mille
e io sorrido
prendo atto
e non vuol dire che non piango
ma che sorrido lo stesso
anche mentre lo faccio
così va il mondo
Prendo atto
ma il mio tesoro
resta mio
e non lo vendo.
Karen Lojelo
Binario 8 Edito mjm editore 2010
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