Quando era facile
sembrava semplice
camminare occhi chiusi sorridendo
cantare di un niente
che sembrava tutto
non pesare pensieri
non cercare parole
solo fluire
senza argini
senza paure
combinazioni alchemiche
di giorni da conservare
uno sull’altro
senza niente da scartare.
Adesso è come se fosse volontario
anche il respirare
nuove speranze appaiono
come raggi di sole
ma cammino occhi aperti sorridendo
sempre aperti tentennando.
Quando chi avevi davanti era lineare
perché era dentro
non stava solo a guardare.
Adesso si prendono le misure
con nuovi cieli da attraversare
farà bene
farà male…
Continuare a camminare
sopra bolle di sapone
l’euforia di una novità
che improvvisamente ti domanda
se sei sicuro
di volerla vedere.
Karen Lojelo
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