Vento freddo

Ho aspettato tanto, tutto il giorno, Disse Clarissa, ripetendomi però che tanto avevo il cuore congelato e nulla avrebbe potuto toccarmi davvero, poi finalmente una lacrima si è sciolta sul viso ed è stato come piangere per la prima volta, anche se era soltanto la prima volta per un diverso motivo.

Lei si schiarì la voce e poi continuò: Mi hai fatto male, forse perchè mi aspettavo uno sparo da chiunque, in ogni momento sarei stata pronta, ma chissà perchè ti credevo l’ultimo di cui dovermi preoccupare. Mi dava perfino noia non avere paura mai di niente quando mi fermavo accanto al tuo sguardo. Ma la lacrima poi si è fermata a metà guancia, dopo un attimo solo, congelata anche lei insieme al resto.

Abbassò lo sguardo: Sai che penso? Che non credevo sarebbe mai accaduto ma ho l’impressione che mi mancherà quel modo che avevi di toccarmi e di guardarmi, si unirà a tutte le altre cose che ho perso. Sei riuscito a ferirmi senza che io lasciassi punti scoperti, assurdo… e non lo so adesso per chi sarà peggio. Mi hai tirato un sogno appeso a un filo e mentre decidevo se afferrarlo te lo sei ripreso e hai detto solo non è il momento. Sì è come se avessi fatto questo.

Alzò di nuovo lo sguardo e respirò un momento: Adesso vai per favore, non stare lì a guardarmi è troppo tardi e chiudi bene la porta che entra il vento ed inizio a sentire freddo…

Karen Lojelo

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