CI SALVERÀ IL MARE

Sono sempre le stesse cose a salvarci, quelle che contano. E allora conta ancora per me. Uno, due e tre… fai presto però ad arrivare a tre.

Ci salverà la bellezza, le parole di un libro, scrivere quella lettera che non abbiamo mai avuto il coraggio di scrivere, un quadro che ci lascerà incantati.

Ci salverà il mare, come una benedizione, perché quando arrivi davanti a lui improvvisamente respiri a pieni polmoni. Sarà perché il fatto che si perde nell’orizzonte e non se ne vede la fine ci fa pensare che tutto ancora è possibile, oppure perché quando c’entriamo dentro finisce la terra e finalmente possiamo sollevare i piedi e perdere peso, quell’improvvisa assenza di gravità ci fa sentire più leggeri e tutto il resto rimane sul bagnasciuga come se finalmente per un attimo ci liberassimo di tutti i bagagli e del passato così ingombrante.

Ci salverà la tristezza, sì perché quando hai coraggio di sentirti triste finalmente ti viene la voglia di cambiare le cose.

Ci salveranno i nostri figli, perché guardandoli possiamo ritrovare il coraggio di provare a lasciargli un mondo migliore.

Ci salverà la musica, certe canzoni popolari magari, che ci faranno ricordare che qualcuno prima di noi ha combattuto cantando.

Ci salverà un regista indipendente che girerà un film che riuscirà ad aprirci gli occhi e farci vedere le cose da un altro punto di vista.

Ci salveranno i nostri desideri, quello che davvero ci manca, il sentirlo alla bocca dello stomaco come una spinta impossibile da ignorare, un moto di ribellione, quella frase che risuona all’improvviso nella testa e smette di dire ‘vorrei’ ma urla ‘io voglio’.

Ci salverà la primavera, la promessa che maggio tornerà, vedere i fiori sbocciare dal fango ci ricorderà che la natura insegna per prima che si può sempre ricominciare.

Ci salverà l’inaspettata presa di coscienza di aver sbagliato tutto, perché solo da lì si è finalmente liberi.

Ci salveranno gli occhi e le parole di un bambino che dall’alto della sua innocenza dirà una verità infallibile che era sotto gli occhi di tutti e nessuno vedeva.

Ci salverà lo scontento, la frustrazione, quando risveglieranno il guerriero che era in noi quando eravamo solo dei ragazzini.

Ci salverà una risata, di quelle inopportune che arrivano quando ci dicono che bisognerebbe essere seri, di quelle che fanno male alla pancia e non ricordavamo più, il primo vero atto di ribellione.

Ci salveremo da soli, perché non si può salvare qualcuno che non vuole essere salvato, da soli nella nostra unicità ma reimparando a tenerci tutti per mano.

Ci salveranno le rondini che migrano quando arriva l’inverno perché ci ricorderanno che ci sono momenti in cui bisogna andare via e capire quando è il momento di ritornare.

Ci salveranno i gatti, che ci insegnano ogni giorno a non prendere ordini da nessuno.

Ci salverà il volo di un calabrone quando ci ricorderemo che per la scienza lui non dovrebbe volare e invece lo fa lo stesso.

Ci salveranno i cattivi esempi, perché ci ritroveremo a pensare che non vogliamo essere così.

Ci salverà un atto di gentilezza involontario che ci farà sentire felici.

Ci salverà un progetto, perché senza uno scopo non si arriva mai da nessuna parte.

Ci salverà la giusta collera di fronte alle ingiustizie, la voglia di difendere qualcuno che amiamo, le foglie d’autunno che hanno imparato a cadere senza farsi male e quella luce negli occhi che si ritrova solo quando ci si accorge che c’è ancora, qualcosa, da salvare.

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