Distolgo lo sguardo
ma gli occhi vedono
anche al buio
buttando via
io comunque resto
la stessa musica
ho avuto tutto
non ho avuto niente
attimo fuggente
permanente
ci son nuove cose
ma sempre già viste
il mio niente di meglio
è forse passato per sbaglio
mi abbaglio
è luce finta
adesso
ma sempre luce
non la spengo
su scale immobili
io ferma aspetto che salgano
quanto dura un respiro
trattenendo il fiato
buttando me
io comunque resto
uguale a ieri
non c’è mai stato altro
forse oggi
prepara domani
motivo nascosto
ma in fondo ha il suo posto
comprendi e non parlo
le parole ti avvolgono
e tu resti libero
il bisogno è un altro
io e il mio spiraglio
equilibrio precario
ma no
non cado
prendo te da lontano
e vedo un’altra mano
capisco differenze che contano
ma non sanno contare
e ancora vivo
troppo profondo il mare
solo ossigeno in scatola
da respirare
l’aria è là fuori
dove ora non posso arrivare
eppure remiamo
nella stessa direzione
senza starci a guardare
non perdere il ritmo
prima o dopo ci vedremo arrivare
ci sarà una stazione
dove sedersi a bere
caffè macchiato freddo
e un caldo da ritrovare
adesso è presto
c’è tanto altro da capire
per capire
che non c’era altro da cercare
Ho avuto dalla vita tutto ciò che ho voluto
sempre
senza volerlo trattenere
niente
più di tutto quello che non so archiviare
busta fuori formato
formato gigante
niente uguale
non vuol dire niente da fare
credevo una volta potesse bastare
tre nemmeno pare
allora un’altra
un’altra ancora
non mi resta che continuare a navigare
mi distraggo
ma non chiedetemi altro
questo è il mio centro
e io da qui non mi scanso
mi sposto
ma mi tengo il posto
continuavo a fare male
per far sentire a te il suo echeggiare
ora che mi alzo
resta il fatto
che non mi scanso.
Karen Lojelo (estratta da Binario 8 – mjm editore 2010)
//www.youtube.com/watch?v=pRUGvArWXLk
Society – Eddie Wedder
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